Nel mondo della gastronomia esiste un piccolo grande tesoro del mare che da solo riesce a raccontare una storia di tradizione, eccellenza e pazienza: le acciughe del Mar Cantabrico. Rinomate tra chef stellati e gourmet di tutto il mondo, queste acciughe sono molto più che semplici filetti sott’olio. Ma cosa le rende davvero così speciali? E perché sono così diverse da quelle del Mediterraneo?
Le acciughe del Cantabrico (Engraulis encrasicolus) sono pescate tra aprile e giugno lungo la costa settentrionale della Spagna, nel tratto di Oceano Atlantico che bagna i Paesi Baschi e la Cantabria. In questo periodo, il pesce raggiunge la dimensione e la concentrazione di grasso ideali per la trasformazione in filetti di altissima qualità.
La particolarità non è solo nella specie — che è la stessa del Mediterraneo — ma in dove e come vive, in come viene pescata, e soprattutto in come viene lavorata.
Le acque del Mar Cantabrico sono più fredde, ricche di ossigeno e più mosse. Questo induce le acciughe a sviluppare un corpo più muscoloso, compatto e ricco di carne. Il plancton di queste zone è particolarmente abbondante e nutriente, influenzando la qualità del grasso e il sapore del pesce.
Le acciughe cantabriche sono mediamente più grandi e carnose di quelle mediterranee. Questo le rende perfette per una lavorazione artigianale e una presentazione elegante.
Il risultato è una consistenza vellutata, assenza totale di spine, sapidità equilibrata e un retrogusto umami che persiste a lungo.
Il prezzo più elevato rispetto alle acciughe comuni dipende da diversi fattori:
Il modo migliore per gustarle è nella loro purezza assoluta:
Meglio non cuocerle: sono troppo preziose per essere messe in padella. Piuttosto, vanno trattate come protagoniste del piatto.
✔ Filetti lunghi, carnosi e compatti
✔ Colore rosso-bruno lucente
✔ Nessuna spina
✔ Gusto sapido ma equilibrato, mai eccessivamente salato
✔ Etichetta con denominazione di origine Cantabrico (Spagna)