Negli ultimi anni il salmone è diventato un alimento quotidiano. Ma non tutti i salmoni sono uguali. Mentre gli scaffali della GDO propongono spesso prodotti di allevamento, noi di I Love Ostrica abbiamo scelto di puntare su qualcosa di diverso: il salmone selvaggio dell’Alaska, frutto di una pesca sostenibile e partner ufficiale di Alaska Seafood.
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Aspetto |
Sockeye Selvaggio (Alaska) |
Label Rouge (Allevato in mare aperto) |
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Origine |
Pescato in acque libere e fredde dell’Alaska |
Allevato Scozia, in mare aperto |
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Alimentazione |
100% naturale: crostacei e zooplancton |
Controllata, priva di antibiotici |
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Colore |
Rosso rubino naturale |
Rosa tenue, naturale ma più chiaro |
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Consistenza |
Soda, magra, compatta |
Morbida, burrosa |
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Gusto |
Iodato, deciso, con note selvatiche |
Equilibrato, delicato, elegante |
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Ideale per |
Cotture semplici, marinature, tartare gourmet |
Affumicature, ricette classiche e sashimi |
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Sostenibilità |
Pesca certificata MSC/RFM |
Allevamento certificato Label Rouge |
È quindi perfetto per chi cerca un alimento sano, energetico e sostenibile, ideale sia crudo che cotto.
Da sempre la nostra filosofia è proporre solo prodotti del mare di altissima qualità, rispettando i cicli naturali e la stagionalità.
Con Alaska Seafood condividiamo un principio semplice: il mare va rispettato, non sfruttato.
Il salmone selvaggio dell’Alaska proviene da una filiera trasparente, certificata e tracciabile. Ogni esemplare è pescato nel suo habitat naturale e gestito secondo criteri di sostenibilità che garantiscono equilibrio tra uomo e oceano.
Il salmone selvaggio dell’Alaska (Sockeye) richiede qualche piccola attenzione in più rispetto al salmone di allevamento. La sua carne è più magra, compatta e delicata, e proprio per questo va cotta con cura per non disperderne la succosità e preservarne il gusto naturale.
Ecco alcuni consigli pratici per prepararlo al meglio:
Essendo meno grasso, assorbe aromi più rapidamente: bastano 15–20 minuti in una marinatura a base di olio extravergine, limone, aneto o zenzero. Evita marinature prolungate: rischierebbero di “cuocere” troppo la carne.